La condensa

CONDENSA

La condensa è un fenomeno fisico. L’aria presente in un qualsiasi ambiente contiene una certa quantità di vapore acqueo, prodotta dalle fonti più disparate: traspirazione e respirazione umana, piante d'appartamento, cucina, doccia calda ecc..

La capacità di accumulo di acqua nell’aria dipende dalla temperatura: in particolare, con l’aumentare di quest’ultima cresce anche la quantità di acqua accumulabile. Nell’ipotesi di una situazione di saturazione dell’aria, ovvero del raggiungimento della massima quantità di acqua accumulabile, nel momento in cui si verifica una diminuzione della temperatura si ha la trasformazione del vapore acqueo in vere e proprie gocce, fino a raggiungere il livello massimo di acqua accumulabile.

Questa temperatura di soglia viene definita temperatura di rugiada o punto di rugiada.

Molto più semplicemente condensazione; il vapore acqueo presente nell’aria, incontrando una superficie più fredda, passa dallo stato gassoso a quello liquido.

La condensa è da sempre uno degli aspetti più critici delle costruzioni: case vecchie, umide, poco soleggiate, hanno da sempre dovuto fare i conti con la formazione di muffe.

Quello che stupisce però, è l’elevata incidenza di problemi di questo tipo su alloggi nuovi o ristrutturati; case nuove, con cappotto, con i migliori sistemi di controllo della temperatura, con buoni impianti, ottimi serramenti, che mostrano condensa, muffe e intonaci rovinati già al primo inverno.

A chi imputare la responsabilità di un fenomeno sicuramente indesiderato, da evitare nel modo più assoluto per ragioni di salute?

Il campo di indagine deve tenere in considerazione molti fattori riconducibili principalmente a tre elementi: caratteristiche e soluzioni costruttive dell'involucro edilizio; condizioni climatiche; modalità di utilizzo degli ambienti abitativi.

Molto spesso la formazione o meno di condensa in un abitazione è conseguenza delle scelte fatte sia in fase di costruzione sia in fase di utilizzo.

In questo senso, imputare la causa della formazione delle classiche goccioline sul serramento, al serramento stesso, è una falsità. L'infisso è solo una delle numerose variabili che concorrono alla creazione delle condizioni alla base di tale fenomeno.

Quello che sicuramente un infisso può fare, è evidenziare una non piena salubrità dell'aria. Un vetro con valore di isolamento termico Ug vicino ai 3 W/mqk comincia ad appannarsi con circa il 60% di umidità relativa, mentre un vetro con valore di isolamento prossimo all'unità si appannerà quando l'umidità interna supererà probabilmente l' 80 %.

La sola sostituzione del serramento con uno più efficiente, non risolve il problema del tasso di umidità troppo elevato – vera causa della condensa – ma contribuisce piuttosto a spostarlo su qualche altro elemento: infatti, l’umidità in eccesso presente nell’ambiente in questione andrà a posizionarsi in qualche altro punto anziché sul profilo. Magari farà “fiorire” la muffa sui muri o impregnerà tappezzeria, tende, materassi.. o, peggio ancora, favorirà la comparsa di artrosi negli inquilini della casa!

La situazione ideale tra esigenze costruttive e abitudini degli abitanti dell'edificio deve portare al seguente risultato:

" Da un lato il costruttore deve garantire che l’alloggio, utilizzato correttamente con un umidità media del 65% a 20°C, non presenta condensa superficiale e non consente la creazione di zone favorevoli alla formazione di muffe; dall’altro, il conduttore dovrà mantenere un regime di temperatura e umidità compatibile con le verifiche effettuate."

Il fenomeno della condensa si può prevenire con delle semplici azioni correttive volte a ridurre l’umidità relativa dell’ambiente in questione: è risaputo infatti che l’umidità nell’aria non è da eliminare definitivamente – bensì da controllare per evitare i fenomeni di condensa – poiché il mantenimento di una percentuale di umidità dell’aria compresa tra il 40% ed il 50% rende l’ambiente ottimale per il soggiorno delle persone.

Per fare questo un primo accorgimento è quello di favorire il ricambio d’aria nelle stanze, aprendo per esempio una finestra per qualche minuto, soprattutto dopo il bagno o durante l’utilizzo prolungato della cucina. Inoltre, è possibile ridurre l’umidità grazie ai moderni condizionatori, che comunemente sono presenti nelle abitazioni per rinfrescare, riscaldare e, volendo, deumidificare l’aria.

Ovviamente è importante anche intervenire direttamente sul serramento aumentandone l’isolamento termico ed evitando onerose dispersioni, ma contemporaneamente bisogna agire a più livelli sul controllo del tasso di umidità dell'aria.

Un ottima soluzione da tenere in considerazione in fase d'acquisto di nuovi serramentisono sicuramente i dispositivi di micro ventilazione dell'anta, che consentono un continuo ricircolo dell'aria contenendo al minimo ladispersionee di calore verso l'esterno.